Tarocchi
Quando leggiamo i tarocchi stabiliamo un contatto mentale con le forze positive che determinano l’avvenire di una persona. Ognuno ha buoni propositi per la vita e aspettative favorevoli per l’avvenire, ma l’incognita delle situazioni “future” - una nuova unione sentimentale, un guadagno, un cambio di posizione - può neutralizzare anche i migliori propositi, allontanando quelle forze benefiche alle quali una persona cerca di ispirarsi per vivere bene. Le forze benefiche che interroghiamo con gli Arcani, però, agiscono solo sul piano spirituale. Se una persona non si adegua a quel piano, è chiaro che queste forze non hanno nessuna influenza su di essa. Gli Arcani insegnano che per adeguarsi al piano spirituale bisogna distaccarsi dalla materia e dalle preoccupazioni terrene e modificare l’atteggiamento mentale con la preghiera e la meditazione. Quando questo avviene e la mente è di nuovo collegata con lo spirito, un uomo può agire sui fatti materiali dell’esistenza e rendere possibile il cambiamento desiderato, seguendo il consiglio delle carte e facendo un patto fra se stesso e la sua volontà.
Chiromanzia
Perfino Aristotele si interessava di chiromanzia, una delle più antiche arti divinatorie. Dato che, secondo gli ermetisti, nulla nella creazione è abbandonato al caso, le linee che solcano la mano e non hanno alcuna utilità fisiologica devono essere in costante relazione con tutte le facoltà dell’individuo: come gli astri, esse sono segni del carattere e della sorte riservata a ciascuno di noi. E siamo sempre stati affascinati dalla chiromanzia, che riteniamo fra tutte le arti divinatorie la più precisa nel descrivere la personalità di un individuo con i suoi pregi e con i suoi difetti. Interessantissimo è sia che le linee possono cambiare se cambia il modo di pensare di una persona, sia che spesso un destino sfavorevole letto nella mano sinistra può essere trasformato e cambiato favorevolmente se le linee della destra sono nette e profonde
